Vini bianchi di Colonnara distribuiti da Cicogna acque minerali
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Colonnara - Passerina IGT
TIPOLOGIA: Vino bianco fermo
VITIGNO: Passerina (autoctono)
ZONA DI PRODUZIONE: Provincia di Ascoli Piceno ad un’altezza di circa 200m s.l.m
TERRENO: Franco, con prevalenza di argilla
LAVORAZIONE: Raccolta manuale delle uve, pressatura soffice, fermentazione in acciaio, in leggera riduzione, a temperatura controllata
VITIGNO: Passerina (autoctono)
PROFUMO: Bouquet delicato floreale di lilla bianco, caprifoglio ed acacia con suggestioni fruttate di pomacee e agrumi
SAPORE: Aromi fruttati, agrumati, piacevolmente acidulo, corpo snello
ABBINAMENTI: Antipasti di pesce, fritture, salumi
SERVIZIO: In calici per vini bianchi giovani, a 12°C
NOTE AGGIUNTIVE: Contiene solfiti
La passerina è un vitigno a bacca bianca diffuso principalmente nel Sud delle Marche.
Sulla sua identità hanno studiato numerosi ricercatori, tanto da vantare un'ampia bibliografia e un elevato numero di citazioni sui più noti trattati di ampelografia. Ad oggi restano incerte le sue origini storiche. Conosciuto con vari appellativi come "Pagadebito Gentile", "Campolese" e "Uva Passera", il termine "Passerina" è attribuito a quelle uve che presentano acini di piccole dimensioni spesso privi di vinaccioli.
Colonnara - Pecorino DOC
TIPOLOGIA: Vino bianco fermo
VITIGNO: Pecorino (autoctono)
ZONA DI PRODUZIONE: Provincia di Ascoli Piceno ad un’altezza di circa 200m s.l.m.
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 12-14°C
TERRENO: Franco, con leggera prevalenza di argilla
SISTEMA DI ALLEVAMENTO: Guyot capovolto
LAVORAZIONE: Raccolta manuale delle uve, pressatura soffice, fermentazione in acciaio a temperatura controllata con successiva sosta sulle proprie fecce nobili
COLORE: Giallo paglierino carico
PROFUMO: Intenso, elegante, con sentori floreali e di frutta matura
SAPORE: Vino strutturato, sapido, di buon tenore acido e di lunga persistenza
ABBINAMENTI: Con frutti di mare e crostacei; ottimo l’abbinamento con il brodetto
TEMPERATURA DI SERVIZIO: 12-14°C
NOTE AGGIUNTIVE: Contiene solfiti
Le origini del vitigno Pecorino risultano incerte. Si ipotizza essere legato ai pascoli di alta montagna ed alla pratica della transumanza. Unica testimonianza dell'antica presenza di questo vitigno nelle terre ascolane è rappresentata da una citazione del censore romano Catone, risalente al II secolo a.C., che in uno dei suoi atti lo classificò, insieme con altri vitigni, nel gruppo delle aminee, importate in Italia dalla popolazione greca degli Ammei.